del Prof. Carlo PIERGALLINI
Ordinario di diritto penale nell’Università di Macerata
Paradigmatica dell’autocontrollo penale (dalla funzione alla struttura del “MODELLO ORGANIZZATIVO” ex d. lgs. 231/2001)
Il recente superamento del Societas delinquere et puniti non potest, per opera del d. lgs. 231/2001, è tuttora oggetto di riflessione da parte della dottrina: in questo ambito, risalta il contributo di Mario Romano, Maestro al quale questo scritto è dedicato, proteso a ‘reclamare’, con il risaputo rigore, la natura ‘amministrativa’ della responsabilità dell’ente, in ragione dell’impossibilità di trasferire, meccanicisticamente, gli istituti dell’Individualstrafrecht (ritagliati sopra una concezione antropomorfica del diritto penale) a soggetti dotati di una conformazione collettiva1 . La querelle sulla ‘natura’ della responsabilità non ha, tuttavia, mai posto in discussione, nel pensiero del Maestro, la necessità, politico-criminale, di pervenire a forme di corresponsabilizzazione della societas. Questo saggio, perciò, si propone di affrontare il tema della responsabilità da reato degli enti collettivi, non già nella sua dimensione ‘ideologica’, bensì con riguardo agli strumenti che fungono da supporto del dovere organizzativo della societas, funzionale alla prevenzione del rischio-reato.
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